Il nome del file é pxelinux.0 e deve essere posto all'interno della directory del TFTP in modo che i vari clients che si collegano al server TFTP possano accedervi.
I vasi files di configurazione del PXE devono risiedere nella directory pxelinux.cfg. Questa directory, come per il file pxelinux.0, deve risiedere nella directory del TFTP. Se per esempio abbiamo posto il file pxelinux.0 nella directory /tftpboot, la directory in cui mettere i files di configurazione é /tftpboot/pxelinux.cfg.
La nomenclatura dei files di configurazione puó essere fatta in vari modi. Dovendo applicare configurazioni di boot diverse per ogni nodo del cluster, ho deciso di utilizzare la nomenclatura basata sul MAC address delle schede di rete questo vuol dire che il nome del file di configurazione segue la regola di un suffisso comune (01-), seguito dal MAC address della scheda di rete del nodo, con al posto del caratte ``:'' il carattere ``-''. É necessario che le eventuali lettere presenti nel'indirizzo siano scritte in minuscolo.
Per esempio il file di configurazione per la macchina con MAC address della scheda di rete 00:0C:F1:6C:14:7A
sará:
LABEL linux KERNEL kernel/vmlinuz <- 1 APPEND root=/dev/nfs ip=dhcp nfsroot=192.168.0.1:/tftpboot/node_name init=/sbin/init <- 2
Il filesystem dovrá essere montato via NFS
La configurazione dell'IP avviene via DHCP
Il server NFS ha come indirizzo dire rete 192.168.0.1 e la root directory da montare per il sistema operativo risiede sul server nella directory /tftpboot/node_name.
Forza a lanciare come primo processo dopo il boot del kernel il comando init, il quale inizializza tutti i processi da lanciare sulla macchina.