Per realizzare questa relazione tra nome e rete da utilizzare, si é provveduto alla configurazione ad hoc del file /etc/hosts di ogni macchina. Questo file di configurazione fa si che il sistema operativo associ un indirizzo IP ad un nome e viceversa. All'interno del file sono state scritte tante entries quanti sono i nodi del cluster e per ogni entry si é associato il nome globale al relativo indirizzo globale del nodo. Sono state poi aggiunte le quattro entries della rete locale associando gli indirizzi locali dei nodi vicini al loro relativo IP. Per fare in modo che se ci si indirizza ad un nodo in modo locale, ma non aggiungibile con la rete locale, la connessione passi comunque per la rete globale, si é aggiunto alle entries per la rete globale anche il nome della rete locale. Lo schema del file di configurazione di un nodo é, per esempio, il seguente:
IP_Globale_#1 node#1 gnode#1 lnode#1 IP_Globale_#2 node#2 gnode#2 lnode#2 IP_Globale_#3 node#3 gnode#3 IP_Globale_#4 node#4 gnode#4 lnode#4 IP_Globale_#5 node#5 gnode#5 ... IP_Locale_#1 lnode#3 IP_Locale_#2 lnode#5 ...Cosí facendo se si volesse indirizzare node#3 tramite la rete globale basta riferirsi a node#3 o gnode#3, mentre per indirizzarlo tramite la rete locale basta riferirsi a lnode#3. Nel caso invece ci si volesse connettere a node#1 il sistema operativo associa sempre lo stesso IP globale a tutti i tre nomi e quindi fa passare la connessione sempre per la connessione attraverso lo switch.