Per fare questo bisogna configurare il boot in modo tale che il kernel sappia che il proprio filesystem non risiede in locale ma in un server NFS. Questo si ottiene utilizzando un argomento in append al kernel é root=/dev/nfs. Il device specificato nell'opzione é un char device creato sul server e non si rifá al controllo di qualche periferica o dispositivo di input/output, ma serve solo come informazione ai kernels dei vari clients.
Dopo il boot, come detto in precedenza, il sistema operativo deve poter utilizzare un filesystem con, all'interno, tutti gli eseguibili, le librerie e i files di configurazione che il sistema prevede. Bisogna quindi configurare il processo che fa il mount dei vari filesystem in modo che ricostruisca il tree di directories che servono. Per fare questo bisogna inserire all'interno del file /etc/fstab di ogni nodo le giuste entries per ricortruire il filesystem desiderato. Una possbile configurazione é la seguente:
192.168.0.1:/tftpboot/node_name / nfs defaults 1 0 192.168.0.1:/usr /usr nfs defaults 1 0 192.168.0.1:/usr/local /usr/local nfs defaults 1 0 192.168.0.1:/root /root nfs defaults 1 0 192.168.0.1:/home /home nfs defaults 1 0 /dev/hda1 /data ext3 defaults 1 1 none /proc proc defaults 0 0Come si puó notare nelle prime cinque linee di configurazioni le directories vengono montate in remoto dal server con indirizzo IP 192.168.0.1, mentre la sesta linea fa si che il mount del disco locale avvenga in una directory chiamata /data in modo da utilizzare il disco locale come storage di dati.